WMOC2018 – Piemontesi in Danimarca

Dopo l’edizione 2017, svoltasi agli antipodi, in Nuova Zelanda, i Campionati Mondiali Master di Orientamento sono tornati in Europa. WMOC2018 in Danimarca. Anche la partecipazione è tornata ad essere “europea”. Dai 1800 partecipanti in Nuova Zelanda si è passati ai 4200 in Danimarca.

4200 partecipanti di 45 nazioni, 22 italiani, due i piemontesi.

I piemontesi siamo noi: Ornella Arnaudo (W60, OriCuneo) e Gianfranco Accattino (M75, Cral GTT).

Ecco la cronaca. Come da tradizione si inizia con le due gare Sprint nell’abitato. Durante il Model Event (un percorso che gli organizzatori propongono su un terreno diverso da quello effettivo, ma con le stesse caratteristiche) avrei già dovuto capire come sarebbe andata a finire. Invece l’ho capito in gara, nel DTU (Università Tecnica di Danimarca) Science Park di Hørsholm, quando, convinto di essere sulla traccia giusta, mi sono trovato davanti a una porta chiusa e allarmata. Conseguenza, gran giro per riprendere il percorso, minuti volati e persa ogni già pur labile speranza di entrare in finale. La formula WMOC prevede che si formino, a caso, delle batterie con percorsi omogenei. Gli ordini d’arrivo vengono poi tagliati orizzontalmente per produrre gli ordini di partenza della Finale “vera” (quella che assegna le medaglie) e di altre finali “di consolazione”.

Io, arrivato 65 su 78 in batteria M75, finisco tra i “consolati” e destinato alla terza delle tre Finali, quella dai pellegrini.Ornella fa una migliore figura: 41 su 79 in batteria W60, finisce nella seconda delle tre Finali.

La Finale Sprint si svolge in uno scenario maestoso, nel centro storico di Copenaghen, dove tra i secoli XI e XII nacque la città, circondata da mare e canali e protetta da una cittadella. Qui sorgono i principali monumenti, tra cui la sede del Parlamento, ex residenza reale. Avendo già visitato l’area come turista con mia moglie, questa volta non faccio gravi errori, e sudando e sbuffando riesco ad arraffare il 30.mo posto su 52 pellegrini. Mi resta la consolazione di essere il primo e unico degli italiani. Non sarà più così, come vedremo dopo.

Ornella, nella seconda Finale, conquista il dignitoso 19.mo posto su 80.

Dopo le due gare urbane, il gioco si fa duro. Per le gare a media e lunga distanza (due qualificazioni e due finali) ci si inoltra nelle forestea nordovest di Copenaghen, che si affacciano sul braccio di mare del Kattegat. Anche qui c’è un Model Event preliminare, io ne approfitto per mettere i piedi a bagno nel Kattegat.

La prima Qualificazione si svolge a Tisvildeleje. Nella mia batteria sono disastrosamente 55.mo e ultimo al traguardo, oltre le due ore. Seguono diversi MP, DNF eccetera, ma il risultato non è entusiasmante. Anche qui, finisco nella terza e ultima finale Middle. 

La tuta scheletrica del Cral GTT non passa comunque inosservata davanti a uno dei fotografi ufficiali. Ancora una volta, Ornella tiene un po’ più alto l’onore del Piemonte: 50 su 64 in batteria W60, ma finisce nella terza delle tre Finali. La Finale Middle si svolge nella stessa foresta di Tisvildeleje. Io mi riprendo un po’, e riesco a non arrivare ultimo: 50.mo su 95, tempo poco oltre l’ora, 38:25 dal vincitore.

Ma, ahimè, devo rinunciare al “titolo” di primo degli italiani, perché nelle gare in foresta è arrivato Stelvio Manfrin (Orienteering Prato) che mi rifila un distacco di 20:28. Nella sua Finale, Ornella conquista un dignitoso 42.mo posto su 91.

Domenica 13 Luglio, ci si sposta di qualche chilometro per la gran Finale Long, nella splendida foresta di Gribskov (in danese, skov significa foresta).

Si tratta di un luogo importante nella storia recente della Danimarca. Questa ampia foresta era il terreno ideale sul quale i combattenti della Resistenza danese potevano ricevere dagli Alleati lanci di armi e rifornimenti. La foresta si affaccia sulla costa del mare verso il villaggio di Gilleleje. Qui, nell’Ottobre 1943, la solidarietà attiva di pescatori e partigiani danesi contribuì al salvataggio di un gran numero di ebrei danesi che vennero trasportati nella vicina e neutrale Svezia su piccole imbarcazioni.

La foresta è stupenda. Durante la gara, dopo una delle rare salite, il tracciato si affaccia sul mare. C’è perfino una panchina, su cui mi concedo il lusso di perdere un paio di minuti in contemplazione. Torniamo alla gara. Il clima caldo di metà Luglio, piacevole per noi mediterranei, era una sorpresa per i danesi.

Gli organizzatori si sono presi cura dei concorrenti disseminando sui percorsi una quantità di punti-acqua e addirittura un’ambulanza in piena foresta e in piena cartina. Devo dire che questi punti di riferimento in più mi hanno facilitato. Anche qui a Gribskov sono nella terza finale Long, riesco a stare sotto le due ore e arrivo 54.mo su 95. Non riesco però a riprendere il veneto-toscanaccio Stelvio, che arriva 48.mo e mi rifila un altro distacco di 19:05.

Ornella, ancora e sempre dignitosamente, è 38.ma su 91 nella sua Finale C W60.

I WMOC 2018 di Danimarca sono ormai archiviati e passati nei ricordi. È ora di pensare ai prossimi: 2019 in Lettonia, 2020 in Slovacchia.

Gianfranco Accattino – CRAL GTT